venerdì 30 dicembre 2011

Oshogatsu:il capodanno giapponese.


In Giappone il capodanno(正月shogatsu)è una delle festività più importanti.

.Fino al  periodo Meiji,il capodanno era basato sul  calendario lunare cinese ,ed era celebrato contemporaneamente in Cina,Corea e Giappone.A partire dal 1873,cinque anni dopo la restaurazione Meiji, viene celebrato il primo gennaio,in accordo col calendario gregoriano.


Durante le celebrazioni del nuovo anno,in Giappone viene consumato un particolare tipo di cibo,chiamato osechi-ryori .La tradizione di mangiare questo tipo di piatto prese avvio nel periodo Heian(794-1185).
L'osechi è facilmente riconoscibile perchè viene servito nei jubako,scatole di legno laccato disposte l'una sopra l'altra,solitamente su quattro livelli.
Questa tradizione nacque per dare alle massaie giapponesi tre giorni di riposo:infatti viene preparato o comprato prima della fine dell'anno,quasi tutti i cibi vengono mangiati freddi e gli ingredienti si conservano molto bene.

mercoledì 21 dicembre 2011

Natale in Giappone


Il giorno di Natale si sta velocemente avvicinando,ma in Giappone come è vissuta questa festività?
Secondo le statistiche,meno dell'1% della popolazione è cristiana,Natale non è una festa nazionale e in questo giorno scuole e uffici sono aperti.
Nonostante questo,il Natale è molto sentito dal punto di vista 'commerciale':la maggior parte delle famiglie giapponesi addobba le loro case, e strade e negozi nel periodo natalizio sono illuminate dalle luci delle decorazioni,e i giapponesi hanno fatto propria l'usanza dello scambio dei doni.


Nella tradizione folcloristica  giapponese vi è una figura che ricorda molto quella di Babbo Natale:si tratta del monaco buddista Hotei-osho.


Solitamente è rappresentato come un pingue uomo sorridente che reca dei doni sulla spalla.La leggenda narra che abbia occhi anche sulla parte posteriore della testa,e grazie a questi possa osservare se i bambini si comportano male o bene.

lunedì 12 dicembre 2011

L'origami della gru e Sadako Sasaki.


Sabato 3 dicembre ero a Roma con alcune mie compagne di corso,dato che il giorno dopo avremmo dovuto sostenere  il Noryoku Shiken. Abbiamo approfittato dell'occasione per andare a curiosare alla Giapponeria Sakurashu (via Ceneda 13,vicino piazza Re di Roma).Lì  ho comprato alcuni regali di Natale,tra cui un paio di orecchini a forma di gru,creati con la tecnica dell'origami.


In Giappone l'origami,l'arte di piegare la carta,ha origini antichissime ed è probabilmente legato alla religione shintoista.Infatti,in giapponese "carta" e "divinità"si pronunciano nello stesso modo,cioè kami.
Alla base dell'origami vi sono  senz'altro i principi shintoisti del ciclo vitale e dell'accettazione della morte come parte del tutto.La crezione di carta,nella sua fragilità,è l'immagine del tempio shintoista,che viene distrutto e ricostruito uguale a se stesso ogni venti anni.Alla morte del supporto,la forma viene ricreata e così puo' rinascere,in un eterno ciclo vitale.
Le prime forme di origami,dette go-hei,erano costituite da semplici forme di carta piegate in forme geometriche e,unite ad un filo o ad una bacchetta,usate per delimitare gli spazi sacri.

martedì 6 dicembre 2011

Viaggiare in Giappone in modo economico.

E' piuttosto nota la leggenda metropolitana che narra dell'uomo che,finito per caso in un bar in Giappone,dopo due drink si è visto portare un conto di mille euro(o duemila,a seconda del narratore).Leggende urbane di questo tenore sono nate ai tempi della Bubble Economy(economia in rapida e temporanea ascesa)durante gli anni '80.
Sicuramente,cifre del genere si possono scialacquare in breve tempo nei locali più esclusivi di Tokyo(sempre che si riesca ad entrarvi).

Il fatto che il Giappone sia uno dei luoghi più costosi al mondo è solo una leggenda :Chiunque sia stato in questo paese recentemente può confermare che questo paese può rivelarsi più economico rispetto ad alcune parti dell'Europa occidentale o degli Stati Uniti.Inoltre,grazie all'indebolimento dello yen ,i costi sembrano più contenuti,soprattutto per chi aveva visitato il Giappone negli anni '80.

Sicuramente il Giappone non è una meta tra le più economiche:se non si è attenti si possono spendere grandi quantità di yen in poco tempo.Ecco alcune soluzioni che possono aiutare a fare scendere i costi del viaggio.

Pernottamento:


Capsule hotel:
Una notte in un capsule hotel vi costerà circa 3000
yen(indicativamente attorno ai 30 euro).
Questa soluzione è consigliata a chi non soffre di
claustrofobia.









Manga Kissa:
Queste caffetterie manga dispongono di camerini privati con divani o comodi sedili reclinabili.
E' possibile passarvi la notte per 2500 yen.









Pensioni,guesthouse e ryokan:
In molte cittadine del Giappone si trovano buone pensioni a tariffe basse,in cui il costo per un pernottamento è di circa 3500 yen.







Trasporti:

Japan Rail Pass:può rivelarsi un vero affare,una delle offerte più convenienti al mondo per i costi dei trasporti.Si viaggia illimitatamente su tutte le linee nazionali giapponesi,compresi gli shinkansen,i treni ad alta velocità.

Seishun Juhachi Kippu:con un prezzo di circa 11500 yen si ottengono 5 biglietti per viaggiare un  giorno intero su qualsiasi treno delle Japan Railways,con cui ci si può spostare da un capo all'altro del paese.

giovedì 1 dicembre 2011

Cucina giapponese:il sukiyaki


In Giappone esistono ristoranti specializzati in sukiyaki.E' un piatto molto apprezzato in Occidente e molto richiesto dai turisti che visitano il Giappone.

Il piatto consiste in sottili fettine di manzo con verdure cotte e in un brodo leggero di shoyu,zucchero e sakè,e accompagnato con una varietà di verdure e di tofu.Dopo la cottura tutti gli ingredienti vengono intinti nell'uovo crudo immediatamente prima di essere mangiati.
Il sukiyaki migliore(e naturalmente il più costoso)è quello preparato con manzo di alta qualità come quello di Kobe.



I ristoranti che servono il sukiyaki generalmente presentano arredi tradizionali,e a volte sono identificabili grazie all'immagine di una mucca.Ordinare i piatti non presenta difficoltà,basta dire semplicemente sukiyaki e indicare il numero dei commensali.