giovedì 21 giugno 2012

Tsuyu ovvero la stagione della pioggia.

Scalinata del tempio Meigetsu-in a Kamakura
露の世は露の世ながらさりながら。

Tsuyu no yo wa tsuyu no yo nagara sari nagara.

Il mondo di rugiada,
è realmente un mondo di rugiada,
e ancora,e ancora...


Kobayashi Issa

In Giappone,la stagione piovosa che va  dagli inizi  di giugno a metà luglio circa è  chiamata tsuyu(梅雨),letteralmente 'pioggia di prugne',dato che questo frutto matura proprio in questa stagione.
Questo periodo  viene occasionalmente chiamato anche samidare(五月雨),cioè 'quinto mese di pioggia',in riferimento al calendario giapponese tradizionale.
La pioggia di metà novembre-inizio dicembre viene invece chiamata sazanka tsuyu,pioggia della camelia,dato che  questo fiore sboccia in questi mesi.
Generalmente questa stagione  viene  evitata dai turisti che visitano il Giappone,ma alcuni itinerari possono essere molto suggestivi con un tempo piovoso e nebbioso,come ad esempio un pellegrinaggio nella regione montuosa di Kii,e sul monte Koja,considerato uno dei luoghi più sacri del Giappone e uno dei maggiori centri monastici del paese.

Il fascino particolare di questo periodo viene bene espresso dalla parola
aotsuyu(青梅雨):si tratta di una parola kigo,cioè di un termine che contiene un riferimento stagionale da utilizzare  nella poesia  haiku .
Ao(青) è un colore giapponese,che indica quelli che per noi sono il verde ed il blu.Oggi nel giapponese moderno esiste il termine midori(緑) per indicare il verde,ma anticamente nelle popolazioni insulari era molto comune usare un solo termine per  questi due colori.

Il termine aotsuyu sta ad indicare la pioggia che cade sulla vegetazione,che in questo periodo è particolarmente rigogliosa e lussureggiante.
La pioggia non è considerata come fastidiosa,ma è vista come un dono della natura verso alberi e piante.
Utilizzando questo termine la stagione delle piogge assume un altro volto,e se ne può apprezzare anche il lato positivo.
Il fiore che in questo periodo raggiunge il suo massimo splendore è l'ajisai(紫陽花),l'ortensia.
Molti giapponesi considerano l'ajisai il fiore  più rappresentativo della stagione delle piogge,e compiono lunghi viaggi per poterlo ammirare  in tutto il suo splendore.
L'ajisai in Giappone ha una lunga storia:molti ritengono che sia indigeno dell'isola e che dal Giappone sia poi stato esportato in Cina,e dall'etimologia del nome si può ipotizzare che il fiore in origine fosse di colore blu.
Infatti nella  parola ajisai  aji deriva da atsu(篤まる),cioè raccogliere ,e la parola  ai(藍)significa indaco.

L'ortensia in giapponese ha anche un altro nome:nanahenge(七変化),che significa sette trasformazioni,e che deriva dalle caratteristiche uniche di questo fiore,il cui colore varia in funzione delle caratteristiche chimiche del terreno.
Questa particolare caratteristica ha dato al fiore un speciale significato simbolico nella poesia e nell'arte giapponese,ed infatti è usato per rappresentare un cuore incostante e mutevole.
Proprio a causa di questa simbologia l'ortensia è stata evitata dalla classe guerriera nel periodo feudale,perché questo cambiamento di colori(e per estensione la lealtà)era visto come un anatema.
Per gli occidentali l'ajisai può essere visto come simbolo di devozione silenziosa:sembra che il nome scientifico,otaksa,
faccia riferimento ad Otaki-san,una donna del quartiere del piacere di Nagasaki,che era l'amante del naturalista tedesco P.F. von Siebold,che contribuì ad introdurre le ortensie in Europa.
Il posto più famoso per ammirare gli Ajisai in Giappone è sicuramente il tempio Meigetsu-in a Kamakura(foto in alto),famoso per le 20.000 piante di ortensie nelle vie che costeggiano il tempio,e che nel periodo dello tsuyu sono nel momento di massimo splendore.
Sotto,un video del tempio nel periodo della fioritura delle ortensie.


Fonti e links:
Wikipedia




4 commenti:

  1. Che meraviglia le ortensie, quelle di Kamakura poi incorniciano tutti gli spazi con quel colore rilassante, dev'essere splendido visitare il Meigetsu-in in quel periodo.
    Non so come facciano i giapponesi a prendere tutto con filosofia, anche la pioggia: io quando il tempo è brutto sono sempre di cattivo umore, meglio che mi abitui un po' a sopportare anche gli acquazzoni!

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    1. A me i giapponesi stupiscono per la loro capacità appassionarsi a fenomeni naturali come la fioritura dei ciliegi o appunto delle ortensie: in Italia non mi pare succeda niente del genere.
      Il fronte della fioritura dei ciliegi è seguito in tv e sui giornali come il campionato qui da noi..
      Per quanto riguarda il clima,io ho paura di non riuscire ad abituarmi all'umidità dell'estate giapponese,e anche la stagione delle piogge mi preoccupa un po':anche io sono metereopatica,e un mese e mezzo di pioggia quasi continua mi mette un po' in ansia!:)

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  2. chi sa se lo leggerai-ma ti dico per esperienza-t'abituerai all'acqua di quella stagione perche ti portera ad aprezzare le fresche temperature che porta con se,l'aria dopo pioggia e decisamente migliore-ci si sente ubriachi per quanto ossigeno cè,e se soffrivi di mal di tecta(anche io sono metereopatica)-non li avrai piu.saluti.

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  3. è bellissimo ho sempre adorato il giappone... ma questo mi stupisce molto, è una cosa che non sapevo. Grazie, è un articolo davvero interessante!

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