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A.Farsari.Uomo tatuato seduto su un cesto. |
Questo post nasce dall'interesse suscitato dalle vecchie foto del post precedente dedicato ai
samurai ,in particolare dalla domanda di
Sunzi,un lettore e blogger,che mi ha fatto venire voglia di indagare un po' sull'origine della fotografia nel
Sol Levante.
La storia della nascita della fotografia in Giappone può essere suddivisa grossomodo in due parti.
Periodo pre-Meiji(1646-1867)
Durante questo periodo,in cui il Paese era governato dallo shogun Tokugawa,il Giappone si era imposto l'isolamento dal resto del mondo.
L'unica eccezione era rappresentata da un avamposto commerciale olandese a Nagasaki,attraverso cui venne introdotta nel paese la tecnica della fotografia.
Nel periodo Bakumatsu,durante gli ultimi anni del Tokugawa,il Paese inizia ad aprirsi verso l'esterno.Alcuni
stranieri,tra cui dei fotografi,iniziano a stabilirsi in Giappone,insegnando ai giapponesi le nuove tecniche fotografiche.
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Ueno Hikona.Autoritratto con la famiglia. |
Uno dei primi fotografi giapponesi è Ueno Hikona(1838-1904),che apre uno studio a Nagasaki.
Inizialmente i fotografi lavorano esclusivamente con la comunità straniera:sono gli unici che possono permettersi il costo di un ritratto.
Inoltre ,i giapponesi credevano che farsi fotografare li avrebbe portati alla malattia e alla morte.
Solo a partire dal 1865 queste superstizioni iniziano a svanire.